FSC, GOTS, RPET: le sigle da conoscere per scegliere un giocattolo sicuro ed ecologico

FSC, GOTS, RPET: le sigle da conoscere per scegliere un giocattolo sicuro ed ecologico

Ogni genitore desidera il meglio per il proprio figlio, e quando si pensa ad un nuovo giocattolo l'obiettivo resta lo stesso. Qualità e sicurezza le parole d'ordine, ma siamo proprio sicuri di acquistare in maniera consapevole? Mille le sigle tra cui districarsi, cerchiamo di fare un po' di chiarezza.

Nell'immaginario di tutti, il gioco in legno è considerato più ecologico rispetto ad un gemello in plastica, e di sicuro questo corrisponde a verità; sappiamo anche però quanto urgente sia la tematica del disboscamento, e quanto bisogno abbiamo di foreste in salute per garantire la salute di tutti noi. Proprio per questo motivo, nel 1993 è nata un'associazione internazionale per promuovere la gestione responsabile di foreste e piantagioni, che con il marchio FSC, oramai visibile su moltissimi degli articoli presenti nelle nostre case, identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. 

Il cotone, si sa, è la fibra naturale preferita da tutti i neo genitori per i tessili e i capi di abbigliamento dei propri bambini, per la morbidezza e la delicatezza che lo identificano. Tuttavia, non sempre naturale è sinonimo di salutare: per intensificare la sua produzione e ridurne i costi, infatti, vengono spesso impiegati pesticidi e altre sostanze chimiche, dannosi per noi e per l'ambiente. Il GOTS è lo standard internazionale più importante per la certificazione dei prodotti tessili realizzati con fibre naturali provenienti da agricoltura biologica. I criteri molto severi di tale certificazione si applicano a tutte le fasi della produzione, dalla raccolta al prodotto finito, e garantiscono prodotti rispettosi dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori. Inoltre, il cotone biologico è più morbido, più assorbente e dura più a lungo, oltre ad essere molto più delicato sulla pelle e a non causare irritazioni o allergie. 

E la plastica? L'inquinamento dei nostri mari è ormai noto a tutti: Csiro, l'agenzia scientifica nazionale australiana, stima che sul fondo degli oceani possano esserci circa 14,4 milioni di tonnellate di microplastiche. Questa emergenza ambientale rischia di diventare presto ingovernabile e provoca enormi danni agli ecosistemi e alla nostra salute. L'Unione Europea ha vietato l'utilizzo della plastica monouso dal 2021, ma tanto ancora c'è da fare, a partire proprio dalle nostre abitudini quotidiane. Secondo l'OCSE, oggi solo il 15% dei rifiuti di plastica viene effettivamente riciclato. Per ridurre le incredibili quantità accumulate nelle discariche è fondamentale il riciclo, che può donare una seconda vita a bottiglie di plastica e ai più diffusi imballaggi alimentari e trasformarsi in RPET, un tessuto versatile e resistente utilizzabile per fabbricare moltissimi prodotti, diminuendo anche la produzione di CO2.

Queste semplici attenzioni quando si sceglie cosa acquistare possono fare la differenza e permetterci di regalare ai nostri figli un presente felice e un futuro sostenibile.